Le origini di Internet

La nascita di Internet è stata un’evoluzione graduale e costante delle tecnologie di comunicazione, che ebbe inizio alla fine degli anni cinquanta del ventesimo secolo in seguito ad esigenze tecnologico-militari.

L’agenzia A.R.P.A.

Nel 1957, nel periodo di piena “Guerra fredda”, l’Unione Sovietica lanciò il primo velivolo spaziale (satellite Sputnik) in orbita attorno alla Terra.
Il governo degli Stati Uniti d’America si sentì tecnologicamente superato.
Il presidente americano Eisenhower, preoccupato per un eventuale attacco nucleare da parte della superpotenza russa, dichiarò che gli Stati Uniti non si sarebbero mai più fatti precedere dall’Unione Sovietica.
In poco tempo creò e organizzò un centro di ricerca per lo sviluppo delle tecnologie militari e di comunicazione per la difesa del paese.
In soli diciotto mesi fu prontamente costruito il satellite Explorer, che venne mandato in orbita nel 1958.

arpa
Agenzia A.R.P.A.

Nello stesso anno Eisenhower ebbe il consenso del governo americano per istituire l’agenzia A.R.P.A.  (Advanced Research Project Agency – Agenzia per la ricerca di progetti avanzati), che aveva l’obiettivo di costruire una rete di telecomunicazioni sicura anche in caso di guerra.NASA

I programmi di ricerca e sviluppo aerospaziali, invece, vennero affidati ad un’altra agenzia di nuova costituzione: la N.A.S.A. (National Aeronautics and Space Administration), un ente governativo che doveva essere responsabile del programma di ricerca aerospaziale degli Stati Uniti d’America, poiché Eisenhower ritenne che i programmi spaziali di natura civile non dovevano essere assoggettati al controllo militare.

La costituzione di queste due nuove agenzie doveva assicurare la trasmissione delle comunicazioni e l’incolumità del paese anche in caso di un attacco atomico.
Lo scopo dell’ARPA era quello di studiare una rete telematica rimediando alla vulnerabilità di una rete centralizzata come per esempio quella telefonica; poiché distruggendo i suoi punti centrali sarebbe stata neutralizzata l’intera rete.
Insomma doveva fare di tutto per evitare che un evento simile potesse verificarsi.
La mancanza di finanziamenti però, metteva in discussione la sopravvivenza della nuova agenzia.
In quel periodo il centro di ricerca rischiava di essere chiuso definitivamente, ma i suoi membri interpretarono questo problema come un’opportunità per cambiare rotta.
Avendo inevitabilmente perso il controllo degli obiettivi a breve termine, per la ricerca in campo missilistico, l’ARPA trovò il modo di rendere utile il suo lavoro divenendo un’agenzia di ricerca non applicata. Sarebbe così diventata l’organo centrale di controllo dei gruppi di ricerca delle università statunitensi.
Questa era l’impostazione che l’istituzione militare poteva accettare e che garantì il futuro della ricerca.

Nel 1962 l’ARPA fu completamente reinventata: venne suddivisa in dipartimenti specializzati e vennero individuate le aree geografiche entro le quali si sarebbe sviluppata la ricerca per i progetti a lungo termine.

L’ufficio I.P.T.O.

Lickli
Licklider

Tra i dipartimenti emergeva un ufficio che assorbiva il 10% del bilancio economico dell’agenzia: l’ufficio per le tecniche di elaborazione dell’informazione (Information Processing Techniques Office – IPTO) con a capo C.R. Licklider.
Licklider era psicologo di formazione, ma durante la sua esperienza al M.I.T. (Massachusetts Institute of Technology – Istituto di tecnologia del Massachusetts dell’università di Harvard) aveva gradualmente spostato il suo interesse verso l’interazione tra l’uomo e il computer.
Pochi studiosi trascorsero all’ARPA lunghi periodi di tempo, e Licklider non fece eccezione, andandosene nel 1964. Nel breve tempo trascorso però, riuscì a spostare l’attenzione dell’agenzia dal controllo e dal comando militare alla ricerca delle tecniche di calcolo avanzate.

SUTHER
I. Sutherland

Il nuovo ufficio IPTO passò al suo successore Ivan Sutherland.
L’IPTO fu un’importante svolta per l’ARPA, perché creò una nicchia di specialisti che lavorarono per la ricerca nel settore delle tecnologie della comunicazione.
Licklider, prima di andarsene, aveva stipulato una serie di grossi contratti con altri centri di ricerca e con alcune aziende, per dare un’identità all’IPTO. Sebbene non avesse ancora avviato una rete di computer, lavorò per indirizzare le cose in quella direzione.
Era riuscito a creare uno spirito di comunità fra l’ARPA e i suoi collaboratori.
Un altro sostenitore delle stesse idee di Licklider era Bob Taylor, assunto da Sutherland nel 1965 e suo successore come terzo direttore dell’IPTO.

Tay
Taylor

Taylor era entrato nell’ARPA ben prima del 1965 e come Licklider, aveva cominciato la sua carriera come psicologo per convertirsi all’informatica solo dopo la laurea.
Il nuovo ufficio di Taylor aveva tre terminali (elaboratori che potevano solo ricevere e inviare dati), ognuno collegato a un computer diverso poiché non esisteva un terminale unico che potesse parlare a tutti e tre i computer. L’idea di Taylor era che ogni dipartimento dovesse avere il proprio computer, ma che tutti dovessero condividere le stesse risorse informatiche.
Taylor non perse tempo, convinse il direttore dell’ARPA e nel febbraio successivo ottenne un milione di dollari in più sul bilancio dell’IPTO. Ma i soldi non erano tutto quello di cui c’era bisogno, occorreva anche un manager e Taylor sapeva esattamente chi voleva.

Rober
L. Roberts

La figura professionale che cercava Tylor era quella di Larry Roberts, un giovane informatico che lavorava presso i laboratori Lincoln al MIT e che si era già fatto conoscere dall’IPTO in altre occasioni.

Primi collegamenti di Internet

TX-2op.
TX 2

L’IPTO aveva partecipato a un progetto per collegare il computer TX-2 del MIT con un’altra macchina alla System Development Corporation (SDC) in California, attraverso una linea telefonica.
Il TX-2 era il successore del primo computer digitale a transistor, il TX-0 (TX sta per “transistorized experimental”, ovvero computer sperimentale transistorizzato), costruito al MIT da Ken Olsen.

sd-c
SDC Q-32

L’esperimento per collegarlo al computer SDC Q-32 era stato proposto da Thomas Merill, che gestiva una piccola azienda in California.
All’ARPA l’idea piacque, ma preferì affidare il progetto ai laboratori Lincoln, con cui aveva già un rapporto di collaborazione e, volle Roberts come responsabile. Ma Roberts era felicissimo del suo lavoro e non aveva alcuna intenzione di diventare un manager a Washington.
Taylor non si arrese e quando si rese conto che oltre la metà dei finanziamenti dei laboratori Lincoln provenivano dall’ARPA, trovò il modo per attrarre Roberts.
Prima della fine dello stesso anno, Roberts aveva una scrivania al Pentagono e stava preparando l’ARPA Computer Network, che sarebbe poi diventata ARPANET.

Alcune di queste nozioni sono state estratte da:
Com’è nato il webAutori: J. Gilles, R. Cailliau – Editore: Baldini & Castoldi

Lascia un commento

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.